E‘ una grande gioia vedere come Christian, Felix, Justin, Bruno, Joseph, Janvier, Altino, Romuald, un tempo in strada o in carcere e accolti all’età di 7 anni in famiglie centrafricane, siano cresciuti. Alcuni di loro sono degli studenti modello, altri hanno avviato delle piccole attività commerciali e quasi tutti possiedono della terra da coltivare. Ragazzi "fortunati" rispetto a tanti altri che invece sono stati arruolati, spesso contro la loro volontà, nelle Bande Armate che hanno alimentato il conflitto iniziato in Repubblica Centrafricana tre anni e mezzo fa.
Loro sono i Kota Kizito ossia i ragazzi più grandi di Kizito, "Kota" in lingua Sango significa "grande". Suor Elvira ha dato a loro, come agli oltre duecento bambini e ragazzi che fanno parte della fraternità Kizito, la possibilità di crescere in una famiglia vera perché dappertutto nel mondo, e in particolar modo in Africa, è dura vivere senza una mamma e un papà. Le coppie di accoglienza entrate a far parte di Kizito non sono certamente perfette ma hanno accolto questi ex-bambini come se fossero figli loro, pur in mezzo alle tante difficoltà che in questi ultimi anni si sono aggravate a causa della guerra.
Christian, Felix, Justin, Bruno, Joseph, Janvier, Altino, Romuald sono degli uomini, hanno la loro piccola famiglia e sono in prima linea, accanto a suor Elvira e alle altre famiglie, nell’accogliere e formare bambini e ragazzi “difficili” o, come li chiama suor Elvira, “feriti”. Gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono pronti a dare.
Per recuperare serenità ci vogliono forza e tenacia, la pensano così i Kota Kizito, suor Elvira e la pensiamo così anche noi che abbiamo deciso di dare a questi ragazzi una prospettiva di futuro per far fronte alla situazione di povertà in cui vivono. Solo con l’istruzione e il lavoro possiamo pensare di costruire qualcosa di buono e positivo.
Loro sono i Kota Kizito ossia i ragazzi più grandi di Kizito, "Kota" in lingua Sango significa "grande". Gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono pronti a dare.