Lui è Francesco, ha 30 anni e per qualche giorno, durante un viaggio di tre mesi nelle Filippine, è stato nostro volontario donando un po’ del suo tempo alle famiglie e ai bambini del nostro programma di sostegno a distanza.
Senza farsi domande, è andato nella cittadina di Daet, ha ascoltato le storie delle famiglie che stanno portando avanti i lavori di costruzione delle loro case, ha visitato le Suore Oblate del Cuore Immacolato di Maria che seguono e supportano i bambini del nostro programma di sostegno a distanza, ha incrociato sguardi, ha condiviso un pezzo della sua vita con quella di tante persone meno fortunate di noi. Ha sorriso a tutti donando gioia e speranza a coloro che ogni giorno lottano, lontani dai nostri occhi, con una realtà che non hanno scelto, con una povertà che spesso non concede possibilità di futuro per sé e per i propri figli, con un mondo che ha deciso di limitare l‘accesso all’energia elettrica, all’acqua potabile e al cibo, con malattie che i loro esili corpi non riescono a debellare.
La maniera più certa per contribuire a cambiare questa realtà è diventare attivamente partecipi della vita degli altri, arrivare al cuore della gente, dialogare, mettersi in discussione e crescere insieme. Francesco l’ha fatto. Ha regalato loro la cosa più preziosa: il suo tempo.
Francesco ha regalato la cosa più preziosa che ha alle famiglie e ai bambini del nostro programma di sostegno a distanza.