Nella Repubblica Centrafricana migliaia di bambini e ragazzi sono stati coinvolti nel conflitto fra gruppi armati. Si stima che siano fra i 6 mila e i 10 mila i minori reclutati per combattere.
Elise è una ragazza che ha fatto parte di questi gruppi e questa è la sua storia.
<<…nel mio villaggio eravamo poveri ma in pace. Quella sera siamo rimasti insieme intorno al fuoco e papà ci aveva raccontato di quando lui era giovane, poi siamo andati a dormire. Nella notte, all’improvviso, tanti colpi di armi, delle grida…abbiamo avuto tanta paura. Neppure il tempo di pensare e degli uomini armati, molto cattivi, sono arrivati e hanno preso mamma e papà, li hanno uccisi sotto i nostri occhi. Ho saputo dopo che quegli uomini facevano parte delle bande armate chiamate Seleka. Quando gli gli uomini delle altre truppe armate, Anti-Balaka, sono arrivati a Berberati hanno chiesto a tante ragazze e ragazzi più o meno della mia età (io avevo 14 anni) se volevamo andare con loro per combattere i Seleka. Erano armati anche loro di fucili e soprattutto di machete. Appena ho sentito quel nome, senza pensarci neppure due volte sono andata con loro tanto era forte in me il bisogno di vendicare i miei genitori. Sono stata due anni con loro, sembravano gentili. Io preparavo da mangiare, andavo a cercare l’acqua e la legna, dovevamo sempre nasconderci. Eravamo diventati amici.
Poi é successa una cosa che non posso dire…ho vergogna… Dopo un po di tempo sentivo qualcosa nella pancia e non ho detto nulla. Pian piano la mia pancia diventava piu gonfia ed io mi sentivo tanto stanca, non riuscivo più a fare tutti i lavori come prima. Ho capito pian piano che ero incinta…mi hanno detto che potevo tornare a casa…ma a casa dove? Da chi? Conoscevo solo una famiglia a Berberati ma avevo paura di andare da loro sapendo che non mi avrebbero accettata.
Avevo sentito parlare della ONG Kizito e di una certa Sr Elvira. Sono andata da lei e le ho raccontato tutto. C’era con lei anche un papà molto gentile e comprensivo. Mi ha portato a casa sua, ho conosciuto sua moglie anche lei molto gentile…Mi hanno aiutata tanto. Finalmente é nato il mio bambino, per me il più bello del mondo. Anche se non conosco il suo papà, lo amerò e mi dedicherò a lui con tutta me stessa. Sono determinata ad andare avanti! Fra qualche giorno comincerò una formazione al Centro Nemesia: alfabetizzazione, cucito, ricamo, maglieria. Pian piano…ritroverò un SENSO da dare alla mia vita e come dice Papa Francesco « NESSUNO MI RUBERÀ PIÙ LA SPERANZA » Elise
Elise è una delle ragazze che ha ricamato a mano i nostri profumatori da cassetto alla lavanda.
Per aiutare Elise e tante altre ragazze come lei,
Un segno di speranza e rinascita per le ragazze madri, in difficoltà e abbandonate accolte al Centro di Formazione Femminile «Nemesia» e un pensiero speciale per i tuoi cari.